E' presente nel pedopaesaggio dei rilievi isolati nella pianura, che costituiscono testimoni di erosione di antichi terrazzi mindeliani. Si trova in solchi vallivi che incidono le piane fluvioglaciali interne a testimoniare la presenza di un reticolo idrografico non più attivo (scaricatori fluvioglaciali) sovradimensionati rispetto ai corsi d'acqua presenti con quota media di 241 m. slm e pendenza media pari a 1,5%; più precisamente l'unità è ubicata in aree di fondovalle non più attivi dei torrenti minori delimitate dai rilievi morenici, con superficie pressochè pianeggiante. Il substrato è prevalentemente sabbioso. L'uso del suolo prevalente è a prato permanente asciutto, con lembi di latifoglie mesofile ed igrofile.
I suoli GGI1 sono poco profondi, limitati da orizzonti idromorfi, a tessitura moderatamente grossolana o media, con scheletro da assente a comune, reazione da neutra a subacida, saturazione alta in superficie e media in profondità, CSC medio-alta, non calcarei, AWC moderata, con drenaggio lento, localmente mediocre e permeabilità moderata.
Classificazione USDA (KST 2006): coarse loamy, mixed, superactive, nonacid, mesic, Fluvaquentic Humaquepts
Proprietà applicative: i suoli GGI1, adatti all'agricoltura, presentano tuttavia limitazioni molto severe legate alla presenza di acqua nel profilo, tali da ridurre drasticamente la scelta delle colture e da richiedere accurate pratiche di coltivazione; sono poco adatti allo spandimento di liquami zootecnici e allo spandimento di fanghi di depurazione, con limitazioni legate alla profondità della falda e al drenaggio; hanno capacità protettiva bassa per le acque profonde e moderata per quelle superficiali, con limitazioni legate all'idrologia, al runoff, alla permeabilità e alla profondità della falda; possiedono un moderato valore naturalistico.