Sigla |
CSC1 |
Nome |
CASARICO Franco limoso argillosa |
Serie |
CSC |
Unità cartografiche |
171 (CSC1). |
Descrizione generale della serie |
I suoli CSC presentano topsoil con spessore di circa 40 cm, colori bruno grigiastri, scheletro scarso, tessitura moderatamente fine (franco limoso argillosa), non calcareo, reazione subalcalina.
Gli orizzonti profondi presentano spessore di circa 40 cm, con colori bruni-bruno oliva, scheletro scarso o comune, tessitura fine (limoso argillosa) non calcareo, reazione subalcalina; substrato a partire da 100 cm, con scheletro comune immerso in matrice limoso-argillosa, non calcareo |
Morfologia |
Versante colluviale |
Drenaggio |
Buono |
Permeabilità |
Moderatamente bassa |
Parent material |
Sedimenti di origine lacustre, prevalentemente fini |
Distribuzione |
Varesotto. Estensione di circa 950 Ha |
Sito tipo |
Comune di Casciago, tra Casarico e Calcinate degli Origoni a circa 350m. |
Gli orizzonti A hanno spessore 50 cm; colore matrice umido 10YR 4/2; comuni facce di pressione; struttura poliedrica angolare, media; classe tessiturale franco limoso argillosa; scheletro scarso, molto piccolo; argilla 28%; carbonio organico 1.7%; C.S.C. 26 meq/100g; T.S.B. 98%; pH subalcalino (7.7); sono scarsamente calcarei (carbonati totali 1%). |
Gli orizzonti Bw hanno limite superiore 50 cm e spessore 45 cm; colore matrice umido 2.5Y 4/4; molte facce di pressione; struttura poliedrica angolare, grande; classe tessiturale franco limoso argillosa; scheletro scarso, molto piccolo; argilla 42%; carbonio organico 1.1%; C.S.C. 31 meq/100g; T.S.B. 94%; pH subalcalino (7.7). |
Gli orizzonti C hanno limite superiore 95 cm; colore matrice umido 2.5Y con value da 4 a 5 e chroma 4; screziature 2.5Y 5/6, scarse, estremamente piccole; classe tessiturale franco limoso argillosa e argilloso limosa; scheletro comune, molto piccolo; argilla da 42 a 45%; carbonio organico da 0.6 a 0.8%; C.S.C. da 24 a 28 meq/100g; T.S.B. da 96 a 100%; pH subalcalino (da 7.7 a 7.8). |
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I suoli CSC1 sono adatti all'agricoltura (IVe), presentando tuttavia limitazioni molto severe, legate al rischio di erosione, tali da ridurre drasticamente la scelta delle colture e da richiedere accurate pratiche di coltivazione; sono adatti allo spandimento dei reflui zootecnici (S3t), con moderate limitazioni dovute alla pendenza, e presentano problemi gestionali legati alla tessitura; sono adatti allo spandimento dei fanghi di depurazione (S3), con moderate limitazioni connesse alla pendenza; hanno capacità protettiva bassa (B) nei confronti delle acque superficiali per limitazioni legate al runoff, ed elevata (E) nei confronti di quelle sotterranee; il loro valore naturalistico è basso (B). |